Presentazione squadre 2019, CCC Team
Salutata la BMC, è tempo di dare il benvenuto al CCC Team. La squadra, che avrà licenza polacca, ripartirà da una piccola base di corridori della formazione americana e un’altra dell’ormai ex CCC Sprandi. Creare una squadra praticamente da zero non è mai facile e per Jim Ochowicz allestire un roster che non facesse rimpiangere la BMC è stata una bella sfida. Messo in preventivo che in questo primo anno dovrà perlopiù difendersi, cercando di raccogliere il massimo dai suoi capitani, il progetto sembra interessante e potrebbe consolidarsi nei prossimi anni. Per loro stessa ammissione l’obiettivo per il 2019 sarà quello di ben figurare nelle classiche e, vista l’assenza di un uomo per le corse a tappe, cercare di andare a caccia di successi intermedi.
Gli uomini più attesi
La squadra è stata costruita per gran parte attorno a Greg Van Avermaet. Il belga dovrà fare i conti con una grande pressione, visto che è praticamente l’unico nome di primissimo piano all’interno del team, e un suo fallimento in termini di risultati potrebbe rivelarsi un vero e proprio disastro per la squadra. Il campione olimpico dovrà farsi trovare pronto per le classiche del pavé, cercando il colpaccio al Giro delle Fiandre o alla Parigi-Roubaix, cosa che darebbe sicuramente nuova linfa agli investitori, provando poi ad alzare le braccia al cielo in una frazione del Tour de France. Con lui ci saranno dei bei passisti, abituati al vento in faccia e a mettersi a disposizione dei compagni, come Guillaume Van Keirsbulck, Łukasz Wiśniowski, Michael Schär, Gijs Van Hoecke e il veterano Fran Ventoso. I primi due di questo elenco sono eventuali alternative tattiche in uno scenario diverso.
Per le montagne ci sarà probabilmente una sorta di “liberi tutti”, con i corridori più adatti alle salite che avranno molto spazio per provare ad andare a caccia di qualche gioia personale. Tra questi spicca il nome di Alessandro De Marchi, che mai come quest’anno avrà la possibilità di correre alla sua maniera, attaccando da lontano e sfidando la sorte. Il Rosso di Buja, dopo aver fatto hattrick di tappe alla Vuelta, vorrà cercare sicuramente di sbloccarsi al Giro d’Italia oppure al Tour de France. Nella sua stessa condizione saranno corridori come Serge Pauwels, che è probabilmente l’atleta più vicino come caratteristiche ad uno per le corse a tappe, il portoghese Amaro Antunes, alla prima esperienza a questo livello, e la firma dell’ultima ora Riccardo Zoidl, che torna a sorpresa nel WorldTour dopo due anni in Continental.
Regista in corsa sarà Laurens Ten Dam che, a 38 anni, avrà l’occasione di mettere a disposizione la sua esperienza in una squadra che di esperienza a grandi livelli non ne ha molta. Il nederlandese ormai da quattro anni non raccoglie risultati personali e sarà da vedere se avrà la forza (e la voglia) di invertire questa tendenza. Proveranno a farsi vedere nelle corse altimetricamente più complicate anche Victor De La Parte, Josef Černý e Lukasz Owsian.
I “tuttocampisti” saranno invece Simon Geschke e Patrick Bevin, corridori che si sanno difendere su tutti i terreni, anche a cronometro, e che arrivano da squadre di primo piano. Probabile vederli nelle classiche e poi magari a supporto di Van Avermaet al Tour de France, con libertà di azione in alcune circostanze. Chi invece proverà a farsi valere nelle prove contro il tempo, sono Joey Rosskopf e Kamil Gradek, a loro volta pronti a spalleggiare i capitani di turno.
Occasione d’oro per Jakub Mareczko, che sarà il velocista di punta della squadra e avrà finalmente l’occasione di lasciare il segno anche in corse di primo piano. Il bresciano, con la maglia della Wilier-Selle Italia, si è messo in mostra perlopiù in corse lontano dall’Europa, deludendo poi nelle gare con un parterre di partecipanti di maggior livello. Dotato di un talento fuori dal comune, l’italo-polacco avrà la grande chance di essere lo sprinter di punta di una squadra WorldTour. Vietato sbagliare.
Le giovani promesse
C’è tanto interesse attorno al 22enne statunitense Will Barta. Uscito dalla cantera della Hagens Berman Axeon, è uno scalatore che ha già mostrato di avere delle doti interessanti nelle corse di categoria .2 alle quali ha partecipato, difendendosi anche a cronometro. Il suo 2018 si è interrotto per una caduta al Giro d’Italia U23 che gli è costata la rottura del femore e adesso si vedrà come risponderà contro corridori di livello WorldTour.
Sarà interessante seguire anche la crescita di Nathan Van Hooydonck, già alla BMC nell’ultimo anno e mezzo. Ottimo passista, con un quarto posto in classifica generale all’ultimo Dubai Tour, il suo futuro potrebbe essere nelle classiche del nord. Infine andrà seguito anche il giovanissimo velocista di casa, Szymon Sajnok, classe 1997, che ha dimostrato di possedere un bel picco di velocità e nell’ultimo ha preso confidenza anche con palcoscenici di primo piano, come l’Europeo maschile elite e il Giro di Turchia.
La squadra
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